b-bender  22 Agosto 2016  4447  resort , spagna

Dopo un viaggio itinerante in Andalusia abbiamo deciso di spiaggiarci dalle parti di Almeria per quasi una settimana. A Vera, più o meno a metà strada tra Malaga e Alicante, c’è un complesso naturista ben pensato che dispone di un hotel a 4 stelle e diversi residence naturisti. In periodi di alta stagione l’ambientazione è decisamente eterogenea formato da naturisti puri, scambisti mischiati a famigliole di costumisti: continuo a non capire per quale oscuro motivo se uno decide coscientemente di prenotarsi una vacanza in un ambiente naturista debba poi girare indossando regolari costumi. Nel quartiere naturista, comunque, e anche nelle adiacenze al di fuori, si gira nudi e il clima particolarmente caldo della Spagna del sud invita a farlo. massima libertà e relax quindi. Nelle adiacenze ci sono alcuni negozi e qualche ristorante, oltre al già citato hotel : l’ideale per parcheggiare l’auto e prelevarla al termine della vacanza. Tutte le urbanizzazioni danno sulla spiaggia che è molto frequentata , ma in modo ordinato e piuttosto discreto.
Come già riportato più volte, gli Spagnoli hanno un approccio esteticamente soft con il lifestyle e si ha l’immediata impressione di essere finiti in un posto per naturisti talebani; il tutto fino a che non si arriva all’ora di cena (tardi, comunque, se guardiamo alle abitudini nostre e a quelle francesi) dove è facile imbattersi in coppie con abbigliamenti latex o signore seminude. Qui inizi a mettere a fuoco la situazione che non è poi così casta come sembrava in spiaggia. Nella via che esce dall’hotel (all’interno del quale, mi dicono ci siano 2 privè, servirebbe una conferma) sul lato sinistro ci sono diversi disco-pub a sfondo pruriginoso dove le coppie (ed alcuni tristissimi singles provenienti dal circondario) si trovano provando a fare approcci, mentre di fronte situata una boutique di abbigliamento sexy stile Cap D’Agde. Alla fine della strada, sulla rotonda, il privè Templum. Il locale si sviluppa su due piani : in quello inferiore bar, pista da ballo, palo da lap dance, mentre al vano superiore salotto esterno con divanetti, bar, e diversi privè nella zona interna, completati da spogliatoi, docce e servizio teli.
Se al nostro ingresso l’ambiente sembra un po’ squallido e démodé ( la sensazione era del tipo “ma dove siamo finiti !”), salendo si capisce invece di avere a che fare con una struttura ben pensata, accogliente e pulita .
Peccato solo per l’invadenza di un impianto di aria condizionata decisamente malfunzionante che passa dal caldo umido a temperature polari in poco tempo. La frequentazione è per un buon 80% spagnola, il resto è composto da inglesi e olandesi , mentre gli italiani sono davvero pochi.
Per noi è stato facile poter interagire con coppie inglesi e anche spagnole in un ambiente forse un po’ provinciale e chiuso dagli habituè locali (costume purtroppo non solo italico quindi), ma alla fine il giudizio è molto positivo ed incoraggiante in un posto distante non solo geograficamente dagli isterismi esibizionistici di Cap D’Agde : si può provare a giocare l’Europa League ed avere soddisfazioni anche se non vuoi cimentarti in Champions e con un clima molto più gradevole!
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