kapedag  14 Settembre 2013  5828  altro italia , spiagge

RIPORTO IL POST DI DUE AMICI:
Credo che non ci sia altro da dire, se in Italia si continua così saremo sempre più un paese di sottosviluppati mentali a tutto vantaggio delle nazioni evolute che da tempo impegnano le loro forze di sicurezza per motivazioni reali. Il testo in nero/blu i commenti in rosso.
Aggiungo che quest'estate moralizzatrice ha visto anche l'insorgere di agenti di sicurezza rumeni palestrati a Lido di dante e dispendio di forze dell'ordine sul Piave a Spresiano.
Varigotti riparte la guerra radical chic alla baia dei nudisti I vip raccolgono firme, il borgo ligure si divide
Nell’estate di Varigotti, storica roccaforte delle vacanze torinesi e milanesi più radical-chic: come contestare una spiaggia di nudisti, in gran parte gay e spesso disinvolti nelle loro manifestazioni d’affetto ed altro, senza passare per bigotti, omofobi o - peggio - leghisti. «Ma guardi che siamo tutti d’accordo - si infervora Evelina Christillin, presidente del Teatro Stabile di Torino - gente di destra e di sinistra, giovani e vecchi, commercianti e turisti. infatti i BIGOTTI come i nudisti sono trasversali alle varie appartenenze......... io non credo di essere una bacchettona, sul serio: semplicemente ritengo che non sia giusto doversi sorbire certi spettacoli
da night show di Amburgo all’ora di pranzo...». e qui veniamo a conoscenza che per "certi spettacoli" bisogna emigrare ad amburgo Ne parlano il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, lo storico Giovanni De Luna, Paola Mastrocola e Luca Ricolfi, Raffaella Scalisi responsabile delle relazioni internazionali del sindaco Chiamparino, l’ex deputata Ombretta Fumagalli Carulli e l’ex responsabile delle comunicazioni del Gruppo Fiat Giovanni Perosino, appena passato alla Volkswagen. ma sti personaggi che c'azzeccano col tema? Come liberare la baia? Punta Crena, si chiama così. Forse è davvero la spiaggia più bella del Ponente Ligure.........Ci si arriva a piedi, attraverso un sentiero in salita e poi scendendo fra le rocce, fino a calarsi con una cima nell’ultimo dislivello, in mezzo a cespugli e strapiombi. Oppure con una nuotata di dieci minuti senza velleità agonistiche, a meno che non si scelga di arrivarci in pattino. Da dieci anni la spiaggetta di Punta Crena è segnalata su tutti i siti di viaggi per omosessuali, come «Travel For Gay», e su quelli di vacanze per naturisti. .....................«Sono qui da dieci giorni - spiega Christillin - e per tre volte ho visto cose difficili da spiegare ai bambini. peccato, sarebbe stata un'utile lezione di EDUCAZIONE SESSUALE. Lo ripeto: questa non è una crociata, non ho proprio nulla contro i gay, ma la spiaggetta storicamente era per le famiglie». FAMIGLIE bacchettone e conformiste, s'intende...............Approdo a Punta Crena alle 13,15, fra gli sguardi incuriositi dei presenti (probabilmente insospettiti del materassino...). Ci sono in tutto 24 persone. Quattro ragazzini giocano a calcio contro la parete di roccia, due bambine bionde mangiano la focaccia accanto ai loro genitori. Nessuno è nudo. Soltanto una signora elegante azzarda il topless, stesa accanto al suo compagno. «E’ una giornata che non fa testo - spiega Evelina Christillin - troppo brutto il tempo. Ma due giorni fa ero qui con un amico e i suoi figli e c’erano scene di sesso micidiali, alcuni protagonisti esibivano piercing notevoli...». uhhhhhhhhh, sesso & piercing che miscuglio deliquenziale !!!!!...................Il gruppo dei radical chic non si arrende. Raccoglie firme, telefona, tempesta di messaggi il sindaco in vacanza in Corea. Giovanni Perosino: «Vengo qui da quarant’anni, questo è un posto molto carino, con un stile semplice e pulito, pieno di bambini e famiglie. Ho grande rispetto per i naturisti, ma ci sono luoghi deputati. La spiaggia di Punta Crena non lo è. Eppure è diventata uno specie di ghetto gay». non mi risulta che i gay vogliano ghetti, sono i benpensanti conformisti come PEROSINO che vogliono crearli Bruno Gonella, proprietario del famoso ristorante la Caravella - foto dell’anarchico Fabrizio De André appese alle pareti della sala - è più che solidale: «È una cosa bruttissima, danneggia il turismo. I nudisti hanno occupato una spiaggia che deve essere di tutti». danneggia così tanto il turismo che CROAZIA e FRANCIA si fregano le mani pensando a quanto coglioni siano gli ITALIANI e soprattutto gli operatori del settore. Me se l’età scende, la percezione del problema cambia drasticamente: «Sono de bigotti - dice la ragazza che serve i panini al Bar del Molo - la spiaggia è di tutti. Basta andarci. Gli uomini nudi sono rari. E comunque, sono innocui». La spiaggia non è solo dei BIGOTTI, razza bastarda
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says:
Poveri noi...così non si va da nessuna parte.