Un singolo al Flirt Club (RM)

 Jackie717      8214    club privè , lazio , lifestyle

Un singolo al Flirt Club (RM)

Prima di lasciare la parola a Jackie, amico di lunga data con un unico difetto, da sempre singolo (anche se di quelli buoni), voglio dire due parole introduttive. Noi che abbiamo vissuto la scambismo dei primordi potremmo sembrare dei nostalgici o delle vecchie glorie, in realtà siamo solo persone che non sanno rassegnarsi all'inputtanimento dell'ambiente nel quale abbiamo scelto di vivere, nel mio caso con le donne che mi sono state vicine negli ultimi quindici anni, nel caso di Jackie da solo ma senza scappattele, in full time e consapevole del suo ruolo.

Non dico altro,vi lascio in mano al nostro editor.

Kapedag

Ancora un racconto di una serata al Flirt? Certo, per lo stesso motivo per cui ogni tanto leggerete ancora una recensione sul Krystal, o ancora una recensione sul Fashion. Perché purtroppo in Italia, che piaccia o no, di mille locali solamente questi tre soddisfano le esigenze del pubblico cui si rivolge il “nostro” sito. Fortuna che sia così e, per quanto mi riguarda, dopo venti anni che frequento questo mondo e vista la deriva che si sta prendendo, già mi sembra un miracolo che esistano ancora dei posti dove sopravvive una buona parte dello spirito dei “vecchi tempi”.

E proprio il sapore di vecchi tempi mi è stato fatto percepire da questa esperienza: di quando bisognava essere presentati, raccomandati, sottoscrivere un tacito patto di riservatezza, e poi perdersi di notte in qualche bosco senza navigatore ne telefonino per trovare la strada. Il piacere cominciava lì: cominciava la settimana prima di andare, continuava nella preparazione alla serata, si esaltava nella caccia al tesoro, ti faceva battere il cuore quando in mezzo al nulla trovavi la lucina che indicava che era proprio quello il posto...

Starò diventando vecchio ma sono queste le sensazioni che ancora cerco: se vuoi una scopata, consentitemi di dirlo, la trovi ovunque, la serata in un club deve essere tutta un’altra cosa.

Esaurita questa premessa, di cui mi scuso con chi la troverà stuccante, veniamo al racconto della mia esperienza.

Era da anni che impazzivo dalla curiosità di visitare questo club di cui ho sentito tanto parlare ma il fatto di non avere una compagna da portare me lo aveva sempre impedito pur sapendo di possedere i requisiti necessari a superare la tanto temuta selezione per i nuovi soci.

Non appena si è manifestato uno spiraglio per la presenza di singoli ad una serata non ho perso tempo e mi sono candidato. Breve parentesi: quello che è riconosciuto come il miglior club italiano e forse europeo si contraddistingue si per il sabato solo coppie ma da sempre riserva un ristretto numero di ingressi per singoli al venerdì, senza per questo perdere qualità e prestigio, “misura in res” è sempre la parola d’ordine: pochi e selezionati ( il criterio di selezione deve essere della gestione, ci siamo ammattiti a cercarne una valido per tutti ma non esiste). Credo che il Flirt stia cercando di proporre un modello simile, sia per aumentare la “contribuzione alle spese di gestione” sia per assecondare un bisogno, come ho potuto constatare di persona, presente ma sopito anche nella platea più couple-oriented dei suoi soci. A mio parere la strada è corretta ma deve essere monitorata strettamente e non farsi prendere la mano, col rischio di rovinare un bel giocattolo.

Compilo il form, allego le foto e aspetto la risposta, la quale arriva a brevissimo termine corredata delle preziosissime informazioni su come raggiungere il club... che scoreggerebbero un buon numero di candidati non in possesso di avanzate capacità ed esperienza rallystica... Mi sorge un po’ di apprensione vedendo il numero di prenotati singoli rispetto a quello delle coppie ma successivamente questa preoccupazione verrà annullata dall’evidenza che molti dei prenotati probabilmente si saranno persi in qualche fosso mentre le coppie c’erano tutte e qualcuna di più.

Si parte, dal centro di Roma si prevede almeno un’ora di viaggio ma complice la curiosità e il mezzo che lo consente ci metto una manciata di minuti di meno. Buio, curve, buio, curve, ancora buio... una lucina un cancello, buio, buio e silenzio, una lucina che si muove, un parcheggio nel buio, “vada in quella direzione”, buio pesto, cane sciolto, grosso, mi viene incontro ma è buono e mi conduce alla porta della villa che finalmente appare.

Alla porta vengo accolto con cordialità e butto un occhio verso l’interno dove intorno a grandi tavoli comuni si sta ancora consumando la cena. Formalità di rito e dentro. Mi sarei aspettato un ambiente più raffinato ma forse il mio giudizio è influenzato  dalle decorazioni di halloween che rendono il tutto un po’ kitch. Il posto è più piccolo di quanto mi sarei aspettato ma lascia intendere che al momento dei “giochi” la disposizione degli ambienti darà una spinta fenomenale all’azione. Con me entrano altri singoli, circa tre, giovani curati e anche visibilmente imbranati, bene, penso.

Tutti sembrano conoscersi, il livello delle coppie e tale che non ho mai visto a Roma, tutti relativamente giovani e belli e fedeli al dress code della serata. Se non sapessi esattamente dove sono potrei pensare di essere ad una festa di Halloween di “bella gente” che mangia, beve, scherza e poi dopo aver ballato se ne torna a casa..ma qui nessuno ha fretta di tornare a casa...talmente poca fretta che la fase cena e drink dopo cena si protrae molto a lungo, nessuno sembra quasi interessato a dare inizio ai giochi. Spettacolino di una circense ma ancora non succede nulla...fino a che improvvisamente qualche ragazza comincia a spogliarsi...una coppia sale al piano di sopra...la musica aumenta di volume. In venti minuti tutto cambia: chi sembrava essere lì per caso si trasforma, la vera serata inizia. I pochi singoli si confondono tra i tanti e nessuno pare farci caso...o forse si...

Mi attende un’altra prova speciale per tornare a casa, vado via presto ma non ho bisogno di rimanere per capire come proseguirà la notte.

A questo punto mi sento di poter rispondere alla preoccupazione di Kape circa la presenza dei singoli: se rimangono in questo numero e con queste caratteristiche, evidentemente filtrate dalla direzione, non vedo grossi problemi ma assolutamente non di sabato altrimenti si perderebbe l’esclusività della formula nel centro Italia. Il singolo gangbangaro che gira oggi non apprezzerebbe mai un posto così poiché richiede sforzi lontani dalla sua essenza: programmazione, pazienza, savoir fare, aspetto fisico, disponibilità economica, non muoversi in gruppo ed essere capaci a non allungare una mano se non richiesto... tutte cose lontanissime dall’utente medio di massa.

​Ovviamente   le   stesse   considerazioni   valgono   anche   per   le   coppie   perché   a   quei   singoli corrispondono un bel numero di coppie o presunte tali che se possibile sono anche peggio della “clientela” cui si rivolgono.

In conclusione il mio giudizio è più che positivo e questa esperienza contribuirà a tenermi lontano da un sacco di postr..ops.. locali che ho visto negli ultimi anni.

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3 Commenti

  1. andsga
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    Buongiorno,condivido in pieno quanto descritto.Siamo una coppia di bella presenza a cui piace L.A presenza di singoli ben selezionati e con le caratteristiche che solo al flirt ci sono.Purtroppo alcune serate sono un po’ sotto tono,ma comunque imparagonabili agli assalti dei singoli al fashon per esempio.

  2. kapedag
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    Rispondo sia ad andsga che a jackie, non ho mai condotto le crociere contro i singoli di cui vengo spesso accusato, ho sempre sostenuto che il problema singoli è un problema di numeri: devono esser pochi! Il calcolo dell'esiguità va fatto in termini assoluti, non percentuali rispetto alle coppie. Credo che il numenro massimo accettabile sia 5, salvo un occupazione superiore a 300 persone per cui sarebbe accettabile anche un aumento a 8. Sopra questi numeri non esiste più differenza tra singolo buono e idiota e si rientra nei problemi che vi ho più volte citato. Oggi che mi muovo nuovamente da singolo dopo oltre 10 anni (per il momento) confermo in pieno la mia posizione che qui è chiramente riportata: https://modernlifestyle.it/singolo-doc https://modernlifestyle.it/due-singoli-al-leo-di-desenzano https://modernlifestyle.it/a-lezione-di-lifestyle-1-il-singolo-da-prive https://modernlifestyle.it/singoli-nel-lifestyle.

  3. Jackie717
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    In passato in un altro forum sostenni che il problema dei singoli è sopravvalutato, perché invece il nocciolo della questione sono le coppie, il vero centro del movimento. Le coppie influenzano tutto con il loro numero, atteggiamento nella serata, aspetto fisico e, last but not least, con la loro propensione a spendere. Continuo ad avere il vizio di ridurre spesso le cose a formule matematiche-economiche ma dal momento che la presenza dei singoli viene vista più dal punto di vista del loro apporto economico che da quello della loro funzionalità ai giochi, mi viene logico concludere che: più coppie+giocherellone+che pagano un giusto prezzo per la serata=pochi singoli (5/6)

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