NAUTILUS CLUB (MI)

 kapedag   04 Febbraio 2014   7224    bdsm , lombardia , club privè

NAUTILUS CLUB (MI)

Il club Nautilus a Milano è un locale storico della città “da bere” degli anni 90, uno dei pochi che restano a testimoniare una vita notturna effervescente e trasgressiva che trovava altre manifestazioni nei numerosi cinema porno della città (dall’Astor all’Academy passando per il Garden, ultimissimo chiuso d'autorità, spesso teatro di turbolente notti di sesso di coppie stufe della scontatezza del privè); ai teatri erotici quali lo storico teatrino di Corsia de’ Servi o l’Hermes; ai ritrovi trasgressivi degli after hour o della Nuova Idea o sul naviglio grande dove, con la scusa di uno spettacolo di spogliarello o di drag queen si calamitava tutta la perversione notturna di una città davvero intrigante, di cui oggi non rimane pressoché nulla.

Tornando al Nautilus, da due anni e mezzo ha cambiato gestione, Alfredo, mio amicone delle trasferte a Cap ha dovuto gettare la spugna a seguito di un controllo, finito su tutti i giornali, nel quale, non avendo trovato la prostituzione cercata, si evidenziava il carattere non “privato” del club e quindi la necessità di essere in regola con le misure di sicurezza previste per i locali pubblici.

Devo precisare per i lettori di primo pelo che i privè sono nati come club privati per evitare di incorrere nelle sanzioni relative agli atti osceni in luogo pubblico, la normativa di favore dei club ha fatto si che anche oggi che ormai la contestazione sarebbe quasi ridicola, i gestori scelgano la via dell’associazione che garantisce di poter operare senza rispettare la normativa stringente sui pubblici esercizi che determina la necessità di costosi adeguamenti di sicurezza, spesso solo formali, e di poter dichiarare introiti a discrezione, senza passare dalla gogna degli scontrini fiscali ma mettendo alla gogna i clienti che vengono inesorabilmente schedati. Lo scandalo delle tessere club, tutto italiano, sta oggi subendo un attacco derivante dalle esigenze di entrata del fisco ma permane ferrea la convizione dei gestori di poter esercitare in questo modo, in pieno dispregio sulla normativa in materia di privacy e in stato di permanante elusione fiscale.

Il nuovo gestore del locale è un ottima persona, competente in materia di normativa di sicurezza e intelligente al punto di non aver stravolto il business ereditato da Alfredo che ancora oggi è quello più “underground”, quello della trasgressione trans e trav, quello del BDSM (nelle serate appaltate alle locali comunità dell’ultimo lunedì e del footfetish).

Il Nautilus, d’altronde, non potrebbe competere con l’agguerrita concorrenza, nonostante che sia un bel locale, ampio e ottimamente strutturato e che di recente la chiusura del Bizzarre abbia redistribuito un po gli aficionados della trasgressione.

Su queste ultime serate (BDSM), per me che ho vissuto la nascita dell’ ULM quando nessuno la conosceva come serata, ho riscontrato una certa borghesizzazione di pari passo con il successo dell’evento che, come spesso avviene a Milano, l’ha reso “modaiolo” mantenendo ben poco della natura trasgressiva di 10 anni fa.

Le serate alternative dal giovedì alla domenica, con esclusione del sabato sono interessanti, costano poco e consentono di respirare un minimo della Milano scomparsa di cui ho parlato in apertura e che ho descritto in questo articolo.

Poco consigliato alle coppie di primo pelo…meglio con una certa esperienza o con lui cuckhold, buono per i singoli, meglio se bisex, ottimo per trans e trav.

La qualità delle frequentazioni non è il punto forte ma ogni tanto qualche rilevante eccezione rende la sorpresa ancor più interessante.

A me non dispiace investirci 50 euro di tanto in tanto.

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