Privacy e tessere club. Tutti schedati

 kapedag      5014    gestione locale

Privacy e tessere club. Tutti schedati

Vi voglio raccontare un episodio inquietante che se  da un lato è la riprova che su MLS si scrive in maniera indipendente e seria, per altro verso evidenzia palesemente quanto siete esposti a rischi di utilizzo improprio fornendo i vostri dati ai club privè.

Non farò nomi per evitare di esacerbare una situazione abbastanza ridicola in sé, di cui non ero nemmeno a conoscenza, che tuttavia apre molti interrogativi, in particolare sulla gestione di dati personali sensibili.

Trattandosi di un periodo un po’ particolare ho deciso al volo, assieme ad un amico, di prenotare un week end in un resort  trasgressivo. Il pacchetto proposto dalla struttura prevedeva: sabato in SPA/Piscina, cena, serata in privè, accomodamento alberghiero, colazione; domenica in SPA/piscina fino alle 20,00. Costo per due persone € 560.

Blocco telefonicamente  il tutto e attendo mi inviino le informazioni per pagare l’acconto come concordato tramite postepay. Mi arriva quasi subito un messaggio in cui viene chiesto “per formalizzare la prenotazione”  il mio nome e di quello del mio amico; che puntualmente comunico.

A distanza di 15 minuti, con mia enorme sorpresa,  arriva un'altra comunicazione nella quale viene testualmente scritto. “Siamo spiacenti ma ricordandoci del suo articolo la vostra presenza sarebbe elemento di non tranquillità e quindi x tale motivo la vostra richiesta di prenotazione non può essere accolta”.

Ovviamente tutto a mezzo sms.

Incuriosito su cosa mai avessi potuto scrivere di così terribile che addirittura avesse indotto qualcuno a ricostruire la mia identità partendo dal nick con cui mi presento su web, sono andato a rivedere l’articolo, peraltro RISALENTE AL 2014.

La rappresentazione del posto era in luci ed ombre, sicuramente non negativa, anzi. Ovviamente, come sempre su MLS, non si trattava di pubblicità, come invece vorrebbero i gestori. Una moderata critica costruttiva che avrebbe dovuto indurre a migliorare certi aspetti non a etichettare come “nemico” chi l’aveva scritta.

La cosa più grave è che io non sono più associato di quel locale dalla fine del 2014 e loro avrebbero dovuto non utilizzare più i miei dati per le finalità per cui erano stati forniti, invece mi hanno schedato!

Personalmente non mi importa nulla di frequentare un posto in cui non sono gradito, nè metto in discussione la potestà di selezione, anche quando mi riguarda direttamente. Tuttavia, credo,  correttezza avrebbe consigliato una email di chiarimento già nel 2014, in cui mi si rappresentava il disturbo e l’eventuale fraintendimento da cui nascevano alcune critiche sulla gestione e sul locale, ripeto invero non gravi.

Purtroppo questi signori non solo non sanno gestire e accettare la critica costruttiva, nemmeno riproponendosi l'opportunità con la mia presenza sul posto, preferiscono mettere al testa sotto la sabbia ma, devono farlo senza violare la legge.

Ricordo a tutti che la privacy è intoccabile e che questo pericoloso precedente deve far capire che nel contesto dei club non è affatto vero che viene rispettata come vorrebbero farvi credere. Questa storia delle tessere è una vergogna italiana.

Pensavo di lasciarli ciurlare nel manico con queste piccole soddisfazioni, tuttavia ho richiesto un chiarimento sempre via sms che è stato del tutto insoddisfacente, domani invio il modulo per avere conferma della presenza dei dati e  parlo con il 117 per valutare con loro se ci sono estremi di reato. In quanto il trattamento dei dati forniti per poter entrare deve avvenire riducendone al minimo l'utilizzo (principio di necessità art. 3 del Codice), oltre che nel rispetto dei seguenti principi  (art. 11 del Codice):

  • liceità e correttezza del trattamento;
  • finalità del trattamento;
  • esattezza e aggiornamento dei dati;
  • pertinenza, completezza e non eccedenza dei dati raccolti rispetto alle finalità del trattamento;
  • conservazione dei dati per un tempo non superiore a quello necessario rispetto agli scopi per i quali è stato effettuato il trattamento.

L'Agenzia delle Entrate - per i propri comprensibili  fini - richiede alle pseudo-associazioni che svolgono attività d'impresa di mantenere per 5 anni il libro soci. Questo non significa che si consenta una schedatura, men che mai l'uso dei dati per finalità estranee a quelle del semplice ingresso nel locale. Ovviamente i gestori dicono sempre che questi comportamenti li pongono in essere altri e che loro rispettano la legge ma è bene che tutti sappiate che non c'è alcuna garanzia che questo avvenga. Costoro hanno avuto le palle di dire e di scrivere perchè non fossi gradito, solo così ho potuto capire che stavano utilizzando dati di tre anni fa per motivi illeciti; altri non ti dicono nulla.

Cosa voi siate sugli schedari dei club privè non lo potrete mai sapere, faccio un esempio: coppia che va con singoli, coppia che vuole solo coppie, coppia con lui gay, singolo appartenente alle forze dell'ordine, singolo bisex, amante dei transessuali etc etc....

Personalmente verificherò se esiste una tutela perchè ho della documentazione ma tutti gli altri? I vostri dati personali sono in mano a qualcuno che ne può  fare uso improprio per ben 5 anni, anche quando avete magari cambiato idea o partner. 

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3 Commenti

  1. Antonello Silani
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    Vi metto di seguito il suggerimento offertomi su FB in ordine a questa questione da un amico, nonchè personaggio significativo nell'ambiente dell'associazionismo nei club privè. Io non ci ho capito nulla, ma credo che quella fosse l'intenzione :) ....."Come ti dicevo in precedenza ...il socio tra i diritti ha l' opportunità di manifestare eventuali controversie ...importante che le attività vengano eseguite con idoneo rispetto delle norme in essere" ......

  2. Cristina Walter
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    Ciao Kapedag purtroppo il mondo delle Associazioni, non sono controllate come legge deve dalle autorità competenti. C'è tanta disinformazione e tanta incapacità nel gestirli. Il 95% dei locali privè Italiani sono intestati a prestanome/teste di legno. Tante volte non sai manco chi è il reale presidente di questi club. A Torino ne abbiamo esempi TOP che tu comunque nonostante il tuo modo di pensare molto giusto del mondo Swingers elogi senza conoscere dietro cosa c'è ! Walter

  3. kapedag
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    Ciao Cristina Walter, io non conosco le gestioni, al massimo i gestori come voi, apprezzo o non apprezzo le serate a cui partecipo e descrivo per i lettori del sito le cose per me più interessanti. Io credo che ormai la dialettica su web sia impossibile da evitare e chiunque apra un locale dovrebbe accettare le critiche e gli elogi. Sai bene che avevo recensito anche il tuo locale con parole di apprezzamento su molto e margini di miglioramento su altro, poi sono intervenute persone che invece hanno trovato un ambiente per loro non confacente e quindi hanno criticato alcune cose, il che ti ha indotto a chiedermi di togliere la recensione, cosa che ho fatto per ragioni di cortesia. La mia opinione e che si debba esser meno conflittuali ed accettare i verdetto del pubblico e della critica, solo così di prende la palma di migliore e nel tempo la persone capiscono che c'è serietà. Non credere che non conosca il sottobosco dei privè, il Presidente di una delle più importanti associazioni nazionali è un amico di lunga data, so anche della storia delle teste di legno, ma essa nasce dall'esigenza di sottrarsi a responsabilità penali che una legislazione incompleta come quella italiana potrebbe indurre, senza alcuna ragione effettiva. C'è molto da fare legalmente parlano nel mondo dei privè ma la prima cosa è la serietà e in rispetto tra gestioni e soprattutto con i clienti. Un saluto A

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